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Autore: centurma

Mimmi Duu

Piazza delle Iris 4

Tel. 0664829908

Orari : 9:00/13:00 16:30/19:30 tutti i giorni dal Lunedì al Sabato. Riposo settimanale Lunedì mattina.

info@mimmiduu.com; www.mimmiduu.com
Mimmi duu è una piccola accogliente bottega nella piazza del mercato delle Iris dedicata a tutte quelle famiglie che scelgono di vivere una cultura ecofriendly a 360°!

Specializzata nella selezione di prodotti naturali ed eco-bio per la prima infanzia offre un’ampia scelta di articoli tra giocattoli in legno e materiali atossici, detergenti e cosmetici, abbigliamento, alimenti e molto altro.

Mimmi Duu è anche un BioBabyStop dove tutte le mamme possono trovare un angolino tranquillo per una piccola pausa durante una passeggiata con il loro bebè.
Ma non è ancora tutto, mensilmente infatti organizza diverse iniziative come incontri, seminari e corsi per bambini e neo-genitori.

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L’oasi celiaca

via Tor de’ schiavi 394/a

Tel. 06 4550 5056

Aperto 8:00 – 14:30, 16:30 – 20:00 dal martedi al sabato; 9,00 16-00 domenica, chiuso lunedi

info@oasiceliaca.it; pagina Facebook

 

L’Oasi Celiaca è un negozio in Via Tor De Schiavi specializzato nella vendita di prodotti senza glutine dei quali offre un ampia gamma tra ottimi prodotti confezionati e prelibati prodotti preparati in laboratorio. Le proposte variano tra pizza, panini, tramezzini, supplì per uno sfizioso snack salato; torte alla ricotta, tiramisù e piccola pasticceria per una dolce merenda; primi e secondi piatti per tutte le occasioni. Si possono trovare anche alcune proposte senza lattosio.

Inoltre ogni giorno è possibile ordinare pane fresco, rigorosamente per celiaci!

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Pet a Porter dog sitter

Portare il tuo cane in vacanza è troppo complicato? Rimane da solo per tante ore mentre sei a lavoro?
Pet a Porter è la soluzione che fa per te!

Pet a Porter offre servizi di:
– Dog Housing con terrazzo
– Dog Sitting
– Servizio Dog Bus
– Comportamentisti Professionisti

Prendersi cura del tuo cane non è mai stato così semplice!
e-mail: infopetaporter@gmail.com

 

La Pecora Elettrica libreria-caffè

Via delle Palme 158, Centocelle (Roma)

Orari di apertura: dal martedì al sabato 10.00-24.00, domenica 16.00-24.00. Lunedì chiuso

www.lapecoraelettrica.it

La caffetteria-libreria La pecora elettrica apre nel 2016 come uno spazio dove lettura e relax si uniscono. Tra un libro e l’altro si può assaporare una selezione di tè da tutto il mondo, fare colazione con una fetta di torta o godersi un aperitivo serale. E’ anche un luogo di sperimentazioni artistiche, d’incontro e di scambio di idee e diventa scenario di performances, letture animate per bambini, concerti.

“Bar e libreria che si abbracciano in uno spazio particolare, caldo e accogliente, aperto a ogni tipo di pubblico: dai bambini alle persone anziane, famiglie, studenti, professionisti, artisti, predisposto per ospitare eventi e mostre”.

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Libreria Il Mattone

Via Giacomo Bresadola 14, Centocelle (Roma)

Orari di apertura: Lunedì 16.00-19.30, martedì-sabato 9.30-13.00/16.00-19.30. Domenica chiuso.

Se l’alternativa alle grandi catene sono le librerie indipendenti questa ne è un ottimo esempio: Il Mattone è una piccola libreria di quartiere gestita da Alessio, libraio competente e disponibile. L’offerta è ampia e varia, con un buon assortimento di libri illustrati per bambini, narrativa, testi a tematica storica e politica e varie pubblicazioni di case editrici minori. Spostando qualche scaffale e aggiungendo qualche sedia, diventa spesso un luogo dove partecipare a laboratori creativi o ascoltare musica live e reading letterari.

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Libreria Centostorie

Via delle Rose 24/26, Centocelle (Roma)

Orari di apertura: Lunedì 16.30-19.30, dal martedì al sabato 9.30-13.00/16.30-19.30

www.centostorie.it

La libreria per bambini e bambine Centostorie nasce nel 2007 con l’obiettivo di portare la cultura per l’infanzia in periferia. Come dicono le libraie Aurora e Antonella, questo spazio nasce grazie alla volontà di trovare un modo “per non smettere di pensare che ci sia una possibilità valida nascosta dietro le pieghe di un’idea folle e il coraggio nostro e di coloro che ci sono stati accanto nel credere che i sogni sono dei traguardi”. Centostorie è una libreria specializzata in albi illustrati e classici per l’infanzia, ma è anche una caffetteria dove gustare ottime merende immersi nei colori dei libri e uno spazio dove organizzare feste di compleanno. Ogni settimana, inoltre, vengono organizzate letture animate, laboratori, incontri con illustratori e spettacoli.

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Baraka Bistrot

Via dei Ciclamini 101, Centocelle (Roma)

Orari di apertura: dal lunedì al sabato 19.00-02.00, domenica 19.00-00.00

A due passi dal Forte Prenestino trovate Baraka, un bistrot che, in un’atmosfera calda e accogliente, offre una selezione di birre artigianali in bottiglia e alla spina, vino e cocktails da accompagnare con zuppe, piadine, panini, snacks anche vegetariani. Il locale, con le vetrate su via dei ciclamini, si presta bene come location per le mostre e i concerti che regolarmente vengono organizzati. Di fuori, oltre ai tavolini per le serate più calde, trovate anche un parcheggia biciclette!

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FAD Burger&Bistrot

Viale delle Orchidee, 45/47
00171 Roma
tel 347 423 3068

Tutti i giorni dalle 11:30 alle 00:30
Chiuso lunedì

FAD Burger & Bistrot è uno degli ultimi locali nati nella galassia del quartiere Centocelle. Conta circa 45 coperti in un piccolo locale accogliente e arredato con semplicità e gusto.

L’offerta gastronomica è molto ampia, si va dall’aperitivo alla cucina vera e propria, cocktail bar, take away e servizio catering. Ma il vero punto forte è l’hamburgeria: una vasta e creativa offerta di panini con hamburger per tutti i gusti, a base di carne o pesce ma soprattutto disponibili anche per vegani e vegetariani.
Il tutto accompagnato da una buona selezione di vini e birre e dalla cordialità del personale.

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Breve storia di Centocelle

Il nome del quartiere, Centocelle, è conosciuto da diversi secoli in quanto deriva da Centum Cellae, una cittadella militare fatta costruire dall’imperatore Costantino I dove trovavano alloggio cento dei migliori cavalieri della guardia imperiale, gli Equites Singulares Augusti e i loro cavalli; ma la storia di quello che è il quartiere più popolato del V Municipio (più di 60.000 abitanti), ha inizio nel 1921 con la creazione del primo nucleo edilizio: questo fa di Centocelle l’unica borgata di Roma antecedente il fascismo.
Le strade, appena tracciate, collegavano la civiltà contadina con quella operaia e i materiali con cui venivano costruite le case erano quelli più poveri: tufo, mattoni, legno e poco acciaio. Con l’apertura dei primi negozi di generi alimentari come lo storico forno Fioravanti, cui si aggiunsero il panificio Giacchini e la farmacia Marchetti negli anni ’30, Centocelle si avviò gradualmente verso una strutturazione più moderna.

Episodio chiave per la storia del quartiere fu la presenza dell’aeroporto (poi intitolato a Francesco Baracca) dove nel lontano 1909, uno dei fratelli Wright, Wilbur, andò a dare una serie di dimostrazioni del loro Flyer: il primo velivolo a motore più pesante dell’aria che abbia mai volato. All’ epoca era soltanto un semplice campo di aviazione, in seguito divenne uno spazio di atterraggio importante per gli spostamenti aerei fino al ’43: la sua presenza e quella dei non lontani stabilimenti militari, sia a Tor Sapienza che alla Breda, causò pesanti bombardamenti durante la guerra tanto che furono scavati, parallelamente alla via dei Castani, improvvisati rifugi antiaerei. Dopo l’armistizio dell’8 settembre a Centocelle sorsero gruppi della resistenza fra i più eroici dell’esperienza romana: in memoria di questo periodo resta la lapide murata a Piazza delle Camelie.

Nel 1944 il quartiere aveva il proprio fulcro tra piazza dei Mirti, dove sorgeva un’osteria (sede proprio del comando partigiano durante la guerra), e via dei Castani, l’agglomerato urbano era caratterizzato da casette basse a uno-due piani; fuori da questa zona c’erano strade di terra battuta e sentieri, intervallati da casupole, che si addentravano nella campagna, verso la marrana. Erano case poverissime realizzate dagli stessi proprietari immigrati e in larga parte occupati nel settore edilizio. Lo sviluppo urbano vero e proprio ha comunque inizio nel dopoguerra, lungo l’asse della via consolare Casilina, a partire da un nucleo che oggi è chiamato “Centocelle vecchia” (dove via Tor de’ Schiavi collegava il nuovo abitato alla Casilina). Il quartiere accoglieva operai dell’industria romana, artigiani, piccoli commercianti, contadini e tranvieri, che ne abitavano le case migliori.

L’espansione nel secondo dopoguerra avrà proporzioni enormi: circa la metà delle abitazioni esistenti sono state costruite tra il 1946 e il 1970. Centocelle però non è mai diventato un quartiere intensivo: pur essendo interamente edificato infatti ha mantenuto una tipologia edilizia di palazzine a 4-5 piani.
Oggi, l’asse di via dei Castani costituisce il cuore commerciale non solo del quartiere ma di tutto il municipio. Da sempre collegato al centro da due importanti linee tranviarie, negli ultimi anni il quartiere è stato interessato dalla costruzione della linea C della metropolitana che lo connette da un lato con il centro della città e dall’altro con la direttrice Casilina, mediante tre fermate: Gardenie, Mirti, Parco di Centocelle.

Il vetro geometrico di Carla

Al numero 17 di Via delle palme ci accolgono Lola e Carla: Lola scodinzola e si gode il sole sotto la bouganville, Carla, vetraia, ceramista e restauratrice ci fa strada dentro il suo negozio e laboratorio. Modella il vetro in mille modi e mille forme: esposti con cura ammiriamo orecchini, collane, ciondoli, vasi, lampade e vetrate artistiche. Dietro un grande tavolo di legno che porta le tracce di tanto lavoro e tanta passione, uno scaffale ospita le lastre di vetro che attendono di prendere forma. Carla viene da una famiglia di artisti: in bella vista sono esposti anche dei deliziosi cactus realizzati con stoffe colorate, opera della sua mamma.

Tra un caffè, ciambelline al vino e cioccolatini crudi iniziamo a chiacchierare, mentre Michela si aggira dentro e fuori il laboratorio con la sua macchinetta fotografica e scatta le belle foto che completano questo reportage.

 

Quando hai iniziato a lavorare il vetro?

Ho iniziato da sempre, nel senso che ho sempre fatto i lavoretti a casa con i nonni, con mamma e papà, mi è sempre piaciuto realizzare cose con le mani. Finite le scuole medie ho frequentato il Liceo artistico, ed è stata la prima lotta perché non mi ci volevano mandare. Poi ho fatto l’Accademia delle Belle Arti e ho incontrato una professoressa bravissima che ci ha fatto fare dei lavoretti con il vetro. Ci ha insegnato a dipingere sul vetro con gli smalti a freddo, cose semplici però era così brava che mi sono appassionata alla lavorazione del vetro. Poi lei è andata via e io ho fatto tutt’altro, ho studiato decorazione. Dopo l’Accademia ho iniziato a lavorare come decoratrice, poi come restauratrice. Nel frattempo ho anche studiato erboristeria e tuttora il venerdì lavoro in erboristeria. Però questa cosa del vetro ce l’avevo dentro, continuavo a lavorarlo un po’ a casa, con gli amici, finché ho detto “proviamo”. Ho frequentato un corso di vetrate artistiche alle Scuole d’Arte e dei Mestieri del Comune di Roma, una bellissima esperienza. Lì ho studiato per tre anni ed è stato un vero e proprio laboratorio: il professore ci faceva fare il progetto su carta e poi realizzare una vetrata dall’inizio alla fine, per poi ricominciare da capo con un’altra. Dopo questi tre anni ho preso uno studio con altri ragazzi al Colosseo, e ho lavorato lì per otto anni. Alla fine ho deciso di cercare un posto per conto mio, perché mi serviva più spazio. E ho scelto Centocelle.

Come hai trovato questo spazio?

Questo posto l’ho trovato su Porta Portese. Sono venuta a dare un’occhiata e mi sono innamorata. C’era quella bella bouganville in fiore! Mi sono innamorata subito, ho visto solo questo locale! L’ho rimesso a posto da sola, non c’erano moltissimi lavori da fare: ho fatto delle modifiche per fare bagno e antibagno, l’ho rimbiancato. Dato che ho il forno ho iniziato a lavorare anche la ceramica, quindi ora qui lavoro il vetro, la ceramica, faccio qualche restauro e do lezioni di lavorazione della ceramica.

La risposta del quartiere com’è stata?

Tutti carinissimi, tutti si affacciano a vedere cosa faccio, a vedere se è un bar! (Ride) Tutti molto gentili. Poi qui intorno ci sono molti artigiani, c’è un signore che lavora il legno, il fabbro…Loro sono venuti subito a curiosare, ogni tanto mi aiutano a potare l’albero. Un giorno è venuto un vecchietto, Salvatore, mentre potavo l’albero. Si è messo lì a guardarmi e mi ha detto “Ma che fai tutto da sola?” E io gli ho risposto “Eh si!” Dice “Te posso da’ ‘na mano?” E io “Non si preoccupi, faccio un po’ per volta…” “Vabbè ma ti aiuto dai”. Si è messo lì a tagliare il ramo più grosso di tutti! (Ride)

Da quanto hai aperto qui?

Ho preso il locale nel novembre del 2015. Poi tra traslochi, lavori e burocrazia l’inaugurazione c’è stata a giungo 2016, quindi ora è quasi un anno.

Perché hai scelto proprio Centocelle?

Perché c’è il sole, non c’è traffico, ci sono i giardini, è carina, è facilmente raggiungibile con i mezzi, si può andare in bicicletta. Si sta bene. È umana.

Dal 22 aprile al primo maggio 2017 Carla e i suoi lavori saranno a Firenze, alla Mostra Internazionale dell’Artigianato. Buona fortuna da tutta la redazione di Centocelle UrbanMag!