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Centocelle Sexuality Service Map

Questa mappa segnala alcuni servizi relativi alla sessualità presenti a Centocelle. Li abbiamo selezionati in collaborazione con Mara Filippetti, educatrice sessuale iscritta alla FISS.

La lista non vuole essere esaustiva: abbiamo scelto i servizi sulla base dei nostri princìpi, princìpi che abbracciano l’approccio sex positive.

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“Angela Merlin”: un nuovo Centro Antiviolenza nel V Municipio

Il 13 marzo 2023, nel V Municipio di Roma è stato inaugurato il Centro Antiviolenza “Angela Merlin”, con sede all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata, in via Roberto Lepetit 176.

La violenza di genere va combattuta e prevenuta con ogni mezzo possibile. Buona parte di questa missione è svolta dai centri antiviolenza (CAV). Abbiamo chiesto alle operatrici del centro “Angela Merlin” di raccontarci meglio in cosa consiste il loro impegno.

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Humans of Centocelle: Desirée e Roberto

“Centocelle è un posto dove ancora scendi sotto casa e hai il negozietto per fare la spesa, il bar in cui fai due chiacchiere e trovi nuovi amici”.

Siamo nel parco Madre Teresa di Calcutta, verso le sette e mezza di sera, mentre l’ora legale scattata da poco ci regala gli ultimi scampoli di luce. Ci imbattiamo in Desirée e Roberto, una simpaticissima coppia accompagnata dalla loro cagnolina di nome Mora.

Entrambi hanno 22 anni e si sono trasferiti a Centocelle un po’ per necessità e un po’ per caso ma non tornerebbero indietro, qui si trovano bene, hanno tanti amici di differenti nazionalità e poi è qui che dopo 9 anni di amicizia hanno scoperto che si amavano e volevano stare insieme.

“Siamo andati a convivere come amici e poi ci siamo fidanzati!”.

Il lavoro (lui rifornisce ristoranti di frutta e verdura, lei lavora in un centro estetico), li fa incontrare quasi solo la sera, ma Roberto fa trovare a Desirée la cena pronta e pare sia un ottimo cuoco “E’ bravissimo, sono così felice di non dover cucinare che se poi c’è da lavare i piatti non mi pesa!”

Mora intanto corre felice intorno alla loro panchina, l’hanno trovata in un canile ed è stato subito amore “I cani non si comprano” dice Desirée, e noi siamo d’accordo con lei.

Roberto immagina Centocelle tra 10 anni e vede un quartiere giovane, multiculturale, pieno di vita, quasi “altolocato” (cit.).

Sicuramente la presenza di una coppia di ragazzi come loro lo rende ancora più speciale.

 

Foto by L’Idiota

Intervista allo SmART Lab

Avete mai pensato a un luogo in cui dare vita alla propria creatività? Un laboratorio in cui “materializzare” idee ed imparare ad usare la tecnologia più innovativa?

A Centocelle abbiamo anche questo e si chiama Smart lab, un coworking in cui condividere spazi, strumenti e servizi. 200 mq di laboratorio, in cui scoprire tecniche di lavorazione ultramoderne e riscoprire quelle antiche.

Qualche settimana fa siamo andate a intervistare i fondatori: Davide, Salvatore, Franscesca e Martina.

Il vetro geometrico di Carla

Al numero 17 di Via delle palme ci accolgono Lola e Carla: Lola scodinzola e si gode il sole sotto la bouganville, Carla, vetraia, ceramista e restauratrice ci fa strada dentro il suo negozio e laboratorio. Modella il vetro in mille modi e mille forme: esposti con cura ammiriamo orecchini, collane, ciondoli, vasi, lampade e vetrate artistiche. Dietro un grande tavolo di legno che porta le tracce di tanto lavoro e tanta passione, uno scaffale ospita le lastre di vetro che attendono di prendere forma. Carla viene da una famiglia di artisti: in bella vista sono esposti anche dei deliziosi cactus realizzati con stoffe colorate, opera della sua mamma.

Tra un caffè, ciambelline al vino e cioccolatini crudi iniziamo a chiacchierare, mentre Michela si aggira dentro e fuori il laboratorio con la sua macchinetta fotografica e scatta le belle foto che completano questo reportage.

 

Quando hai iniziato a lavorare il vetro?

Ho iniziato da sempre, nel senso che ho sempre fatto i lavoretti a casa con i nonni, con mamma e papà, mi è sempre piaciuto realizzare cose con le mani. Finite le scuole medie ho frequentato il Liceo artistico, ed è stata la prima lotta perché non mi ci volevano mandare. Poi ho fatto l’Accademia delle Belle Arti e ho incontrato una professoressa bravissima che ci ha fatto fare dei lavoretti con il vetro. Ci ha insegnato a dipingere sul vetro con gli smalti a freddo, cose semplici però era così brava che mi sono appassionata alla lavorazione del vetro. Poi lei è andata via e io ho fatto tutt’altro, ho studiato decorazione. Dopo l’Accademia ho iniziato a lavorare come decoratrice, poi come restauratrice. Nel frattempo ho anche studiato erboristeria e tuttora il venerdì lavoro in erboristeria. Però questa cosa del vetro ce l’avevo dentro, continuavo a lavorarlo un po’ a casa, con gli amici, finché ho detto “proviamo”. Ho frequentato un corso di vetrate artistiche alle Scuole d’Arte e dei Mestieri del Comune di Roma, una bellissima esperienza. Lì ho studiato per tre anni ed è stato un vero e proprio laboratorio: il professore ci faceva fare il progetto su carta e poi realizzare una vetrata dall’inizio alla fine, per poi ricominciare da capo con un’altra. Dopo questi tre anni ho preso uno studio con altri ragazzi al Colosseo, e ho lavorato lì per otto anni. Alla fine ho deciso di cercare un posto per conto mio, perché mi serviva più spazio. E ho scelto Centocelle.

Come hai trovato questo spazio?

Questo posto l’ho trovato su Porta Portese. Sono venuta a dare un’occhiata e mi sono innamorata. C’era quella bella bouganville in fiore! Mi sono innamorata subito, ho visto solo questo locale! L’ho rimesso a posto da sola, non c’erano moltissimi lavori da fare: ho fatto delle modifiche per fare bagno e antibagno, l’ho rimbiancato. Dato che ho il forno ho iniziato a lavorare anche la ceramica, quindi ora qui lavoro il vetro, la ceramica, faccio qualche restauro e do lezioni di lavorazione della ceramica.

La risposta del quartiere com’è stata?

Tutti carinissimi, tutti si affacciano a vedere cosa faccio, a vedere se è un bar! (Ride) Tutti molto gentili. Poi qui intorno ci sono molti artigiani, c’è un signore che lavora il legno, il fabbro…Loro sono venuti subito a curiosare, ogni tanto mi aiutano a potare l’albero. Un giorno è venuto un vecchietto, Salvatore, mentre potavo l’albero. Si è messo lì a guardarmi e mi ha detto “Ma che fai tutto da sola?” E io gli ho risposto “Eh si!” Dice “Te posso da’ ‘na mano?” E io “Non si preoccupi, faccio un po’ per volta…” “Vabbè ma ti aiuto dai”. Si è messo lì a tagliare il ramo più grosso di tutti! (Ride)

Da quanto hai aperto qui?

Ho preso il locale nel novembre del 2015. Poi tra traslochi, lavori e burocrazia l’inaugurazione c’è stata a giungo 2016, quindi ora è quasi un anno.

Perché hai scelto proprio Centocelle?

Perché c’è il sole, non c’è traffico, ci sono i giardini, è carina, è facilmente raggiungibile con i mezzi, si può andare in bicicletta. Si sta bene. È umana.

Dal 22 aprile al primo maggio 2017 Carla e i suoi lavori saranno a Firenze, alla Mostra Internazionale dell’Artigianato. Buona fortuna da tutta la redazione di Centocelle UrbanMag!